In quest'articolo ci proponiamo di ricostruire le caratteristiche essenziali dell'attuale trasformazione del rapporto capitale-lavoro, al centro della quale si trova il passaggio dalla composizione di classe dell'operaio massa a quella del lavoro immateriale e cognitivo. L'analisi, strutturata in tre parti, adotta un approccio che combina direttamente teoria e storia. La prima sarà dedicata alla presentazione del metodo e dei concetti alla base di un'analisi post-operaista della dinamica del capitalismo. Essa mette l'accento sui conflitti di sapere e potere che s'instaurano attorno all'organizzazione sociale della produzione. Affronteremo allo stesso modo alcune implicazioni teoriche e politiche cruciali che riguardano il senso storico della legge del valore e della sua crisi. La seconda e la terza parte saranno quindi dedicate alla ricostruzione, in una prospettiva storica, della crisi del fordismo e alla transizione verso il capitalismo cognitivo. Insisteremo sulla sua origine, sui suoi significati e sulle sue poste in gioco. Mostreremo, per finire, in quale maniera il ruolo sempre più rilevante della rendita spiazza i termini dell'antagonismo tradizionale fondato sull'opposizione salario-profitto d'impresa. Ne consegue il passaggio da un “capitalismo vampiro” ad un “capitalismo parassita” nel quale il divenire rendita del profitto si presenta come l'altra faccia della crisi del valore.