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Communication Dans Un Congrès Année : 2010

Gestione delle acque e organizzazione dello spazio agrario nel Grand Marais de Limagne in et à romana

Résumé

The aim of this paper is to provide a new analysis of the Roman agrarian morphology of the Grande Limagne of Clermont-Ferrand (Puy-de-Dôme). Due to a permanent water excess, this plain has always been occupied and put under cultivation only through land reclamation works. Periods of particularly high density in population have been recognized in the second Iron Age and in Roman age, when the number of agrarian sites increased of almost 250%. In this context, the agrarian morphology is generally considered as a ‘spontaneous’ self-cre-ation, from some axes (roads, ditches…) dating back to the second Iron Age. These axes would have originated a quite regular pattern, unconsciously diffused and propagated during Roman period. The recent analysis of cartography and aerial photography, crossed with the results of the most significant archaeological excavations realized in this sector during the last 30 years, has shown that this regular agrarian pattern presents some typical aspects of Roman centuriation, with centuries of 20 actus side. Considering the process of ‘romanization’ of this territory dur-ing the first century B.C., the possibility of a general reorganization of the agrarian morpholo-gy on the basis of a planned intervention, possibly of centurial type, must be considered.
Questo lavoro riprende in mano il dossier sulla morfologia agraria di età romana della Grande Limagne di Clermont-Ferrand (Puy-de-Dôme), una piana che, a causa di un eccesso d’acque permanente, l’uomo ha potuto occupare e mettere a coltura in diverse epoche del passato solo a seguito di interventi di bonifica più o meno estesi. Fasi di particolare densità insediativa sono state riconosciute nella seconda età del Ferro e in età romana, quest’ultima caratterizzata da un incremento del numero di insediamenti pari a circa due volte e mezzo. In un quadro di questo tipo, l’ipotesi tradizionalmente ammessa è quella di una formazione ‘spontanea’ del disegno parcellare antico, a partire da alcuni assi impostati nel corso della se-conda età del Ferro, i quali avrebbero originato un disegno non privo di una qualche regolarità, poi diffuso e propagato in età romana. La recente analisi carto-fotografica, incrociata con il dato archeologico di scavo, ha messo pe-rò in evidenza come questa regolarità rientri in parte entro lo schema tipico della centuriazione romana con centurie di 20 actus di lato. Considerate le vicende che hanno condotto all’inserzio-ne di questo territorio nell’orbita di Roma, nel corso del i secolo a.C., la questione di una possibile riorganizzazione delle campagne attuata in età romana secondo un disegno unitario, eventualmente di tipo centuriale, deve essere posta.
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halshs-01839296 , version 1 (05-09-2018)

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Citer

Carlotta Franceschelli, Frédéric Trément. Gestione delle acque e organizzazione dello spazio agrario nel Grand Marais de Limagne in et à romana. Sistemi centuriali e opere di assetto agrario tra età romana e primo medioevo. Aspetti metodologici ricostruttivi ed interpretativi, Pier Luigi Dall’Aglio; Guido Rosada, Sep 2009, Borgoricco/Padova - Lugo/Ravenna, Italy. pp.189-208, ⟨10.1400/169524⟩. ⟨halshs-01839296⟩

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